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Aziende family-friendly

Aziende family-friendly: cosa sono e perché stanno rivoluzionando il mondo del lavoro

Affrontare il ritorno al lavoro dopo la maternità rimane un banco di prova per molte donne. Tuttavia, le aziende family-friendly stanno rivoluzionando il mercato del lavoro con politiche innovative che favoriscono la conciliazione tra carriera e famiglia.

Occupazione femminile: tra gender gap e nuove misure di sostegno

Il ritorno al lavoro dopo la maternità continua a essere un percorso a ostacoli per molte donne. La difficoltà di conciliare carriera e famiglia, unita alla rigidità degli orari lavorativi e alla carenza di supporto da parte delle aziende, ha contribuito a mantenere il tasso di occupazione femminile significativamente inferiore alla media europea. Secondo il “Gender Gap Index 2024” del World Economic Forum, l’Italia si posiziona all’87° posto su 146 nazioni per disparità di genere, evidenziando gravi disuguaglianze nella partecipazione economica e nelle opportunità di carriera per le donne.

Per contrastare questo divario, il governo ha introdotto misure mirate, tra cui il Decreto Coesione, che prevede un esonero totale dai contributi previdenziali per 24 mesi per le donne disoccupate da almeno sei mesi in settori caratterizzati da un gap occupazionale di genere superiore al 25%. Secondo le stime, questa iniziativa potrebbe portare fino a 100.000 nuove assunzioni, rappresentando un primo passo verso una maggiore inclusione lavorativa femminile. Tuttavia, per ottenere risultati duraturi, è necessario un impegno strutturale anche da parte delle aziende.

Il ruolo delle aziende family-friendly nel mercato del lavoro

Negli ultimi anni, alcune realtà imprenditoriali italiane hanno iniziato ad adottare modelli di gestione più inclusivi, guadagnandosi la definizione di “aziende family-friendly“. A tracciare un primo quadro delle imprese più virtuose è stata una call to action promossa da Taryn Di Ventura, fondatrice della piattaforma “Un lavoro per mamma“, che supporta le madri lavoratrici offrendo consulenze e formazione. L’iniziativa ha permesso di identificare circa 200 aziende italiane che si distinguono per pratiche concrete, volte a rendere il rientro al lavoro post-maternità più agevole e a promuovere ambienti di lavoro realmente inclusivi.

Di Ventura, ex manager nel settore sales e training, ha raccolto negli ultimi tre anni le testimonianze di oltre 3000 professionisti, rilevando una crescente richiesta di equilibrio tra vita privata e lavorativa. “Le aziende che offrono tempo e flessibilità stanno facendo passi importanti non solo per soddisfare questo bisogno, ma anche per attrarre e trattenere talenti”, ha spiegato. Il modello delle aziende family-friendly si sta dunque affermando come un’opportunità strategica per migliorare la produttività e la soddisfazione dei dipendenti, con effetti positivi sull’intero ecosistema aziendale.

Best practices per un ambiente di lavoro più inclusivo

Ma quali sono le caratteristiche di un’azienda davvero inclusiva? L’indagine condotta da “Un lavoro per mamma” ha evidenziato quali sono le strategie più efficaci per favorire una cultura aziendale orientata alla conciliazione famiglia-lavoro. Tra le misure più apprezzate dalle madri lavoratrici emergono smart working e flessibilità oraria, per consentire una gestione ottimale del tempo; orari ridotti o personalizzati, ideali per chi ha figli piccoli; congedi parentali estesi, con maggiore attenzione al congedo di paternità; pianificazione delle riunioni in orari compatibili con le esigenze familiari; permessi specifici, come ferie aggiuntive o agevolazioni per l’inserimento al nido.

Queste politiche, un tempo considerate un freno alla produttività, si stanno rivelando invece fondamentali per migliorare la qualità della vita lavorativa e ridurre il turnover. Le aziende più lungimiranti stanno capendo che il talento femminile non si disperde dopo la maternità, ma anzi può essere valorizzato attraverso misure mirate. Il futuro del lavoro, dunque, passa attraverso una maggiore flessibilità e inclusività. Le aziende che sapranno adottare modelli family-friendly non solo contribuiranno a colmare il gender gap, ma potranno anche beneficiare di un ambiente lavorativo più motivato, produttivo e innovativo.

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