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E adesso è tempo… di mantenere le promesse!

Le elezioni politiche del 25 settembre scorso hanno confermato i pronostici. Il centro-destra è chiamato a governare il nostro Paese. Ma se questo è il tempo della responsabilità, che responsabilità sia.

Quando questa notte sarà passata, noi dobbiamo ricordarci che non siamo ad un punto d’arrivo, ma ad un punto di partenza. È da domani che dobbiamo dimostrare il nostro valore. Questo è il tempo della responsabilità. Questo è il tempo in cui, se si vuole far parte della storia, si deve capire la responsabilità che si ha nei confronti di decine di milioni di persone. Perché l’Italia ha scelto noi e noi non la tradiremo”.

Ho deciso di trascrivere queste parole per appuntarle come promemoria.
A proferirle è stata Giorgia Meloni nella serata del 25 settembre scorso, di fronte ai reporter e agli uomini del suo partito, quando il verdetto delle urne era ormai certo.
Le elezioni politiche del 2022 si sono concluse con la vittoria del centro-destra, trainata da Fratelli d’Italia che hanno raggiunto il 26% delle preferenze ai seggi. Ma c’è un altro grande vincitore di queste elezioni: l’astensionismo, salito al 36% con quasi 10 punti percentuali in più rispetto alle politiche del 2018.
L’affluenza dei cittadini alle urne si è attestata al 64%, il dato più basso di sempre, sinonimo di una popolazione avvilita, stanca e delusa. Messa in ginocchio dalla pandemia, dalla guerra in Ucraina, dal caro energia e dall’inflazione. Così sfiduciata da non andare a votare, “perché non so chi votare”.
Giorgia Meloni, nel suo intervento post voto, ha sottolineato che il compito del suo partito e della coalizione di Governo sarà quello di “riportare la fiducia della gente nelle Istituzioni”. Fiducia in calo proporzionale con l’aumento del costo della vita e la paura di perdere il posto di lavoro.

Già, perché il lavoro è uno dei tanti temi cruciali per tutti gli italiani e per le imprese che in questo momento storico si trovano in grande difficoltà. Micro e piccole aziende che rischiano di chiudere i battenti per l’impossibilità di sostenere l’aumento dei costi di utenze e materie prime. PMI che rappresentano l’anima della nostra economia, l’orgoglio (peraltro sbandierato) dell’Italia nel mondo e che mai come oggi vanno aiutate e sostenute.

Ed infine, piccola nota sul reddito di cittadinanza. È il momento di rivedere questo strumento, affinché non sia soltanto una subdola esca per raccogliere voti, ma un reale supporto per i cittadini “veramente in difficoltà”.


Cara Giorgia, questo è il tempo della responsabilità.
Non solo per te, ma per tutti.

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