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ESG: quanto le aziende italiane si prendono cura del fattore Social?

Attraverso il suo studio, il Social Sustainability Monitor di F2A e Sda Bocconi ha messo in evidenza le strategie messe in atto dalle imprese italiane nell’ambito della sostenibilità sociale. E’ la prima ricerca nata per sondare la virtuosità delle grandi aziende e delle PMI.

Il Social Sustainability Monitor mira a esplorare le scelte strategiche aziendali e manageriali nell’ambito della sostenibilità sociale. Si tratta del primo osservatorio nato dalla collaborazione tra F2A e il Sustainability Lab di Sda Bocconi School of Management.

La ricerca ha coinvolto 101 società, tra cui grandi imprese e PMI del network F2A. Sono società manifatturiere (30%), imprese di servizi (24%), commercio (11%), di informazione e comunicazione (10%), finanziarie e assicurative (9%).

L’indagine risponde alla necessità di dare maggiore rilevanza alla sostenibilità sociale, spesso trascurata rispetto agli aspetti ambientali e di governance. La performance sociale delle imprese viene rappresentata dalla “S” della strategia ESG (Environmental, Social, Governance).

Secondo la definizione data dal Monitor, “Direttamente o indirettamente, le aziende influenzano tutto ciò che accade ai dipendenti, ai clienti e alle comunità locali”.

I risultati della ricerca sul fattore Social

Stando allo studio, le PMI pongono un’attenzione rilevante alle tematiche di sostenibilità sociale, nonostante tali imprese non siano soggette all’obbligo di rendicontazione delle informazioni non finanziarie. Per quanto riguarda le grandi imprese, come da attese, sono compliant con quanto disposto dalla normativa vigente. Ci sono, comunque, su alcuni aspetti, ancora margini di miglioramento.

Lo studio fa una netta distinzione tra una sostenibilità sociale esterna e interna. Nel primo caso si parla del territorio e delle comunità locali, nel secondo di organizzazione aziendale.

L’importanza della sostenibilità sociale all’interno dell’impresa

Stando ai dati, appare evidente che:

  • nel 61% dei casi non esiste un gender gap nella retribuzione tra uomini e donne (il 39% nelle PMI), mentre il 24% delle aziende presenta un divario inferiore al 5%;
  • nel 43% delle aziende la percentuale di lavoratori che ha dato le dimissioni nel 2023 è stata inferiore al 5% (il 30% delle PMI);
  • contro la perdita di reddito per eventi importanti della vita il 26% delle imprese ha offerto ai suoi dipendenti una protezione sociale (il 10% nelle PMI).

I fattori Social esterni

Per quanto riguarda la comunità territoriale:

  • il 41% delle aziende interessate ha fatto donazioni in denaro o di altri beni a scopo di ricerca tecnologia e scientifica. Il 15% di queste erano piccole e medie imprese. Il 35% ha invece effettuato queste elargizioni negli ultimi 3 anni;
  • un ampio numero di società (il 74%) si è dedicato al volontariato, alle donazioni in denaro o ad altri beni in favore di organizzazioni no-profit. Di queste imprese il 28% era costituito da PMI;
  • il 47% delle imprese ha dichiarato di aver contribuito a iniziative a favore della comunità locale e/o del territorio.

L’importanza dell’analisi dei dati

Le implicazioni degli aspetti sociali all’interno di un’impresa e su un territorio sono numerose. Il Social Sustainability Monitor, comprendendone la portata, ha capito l’importanza di elaborare questi dati. E’ infatti la prima ricerca condotta in quest’ambito, che potrebbe studiare l’evoluzione dei suoi indicatori per i prossimi anni.

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