La scelta di non lavorare né studiare è sempre più diffusa tra i giovani della Generazione Z. Questo fenomeno, noto come “Neet” (Not in Education, Employment or Training), riflette un cambiamento nelle aspettative professionali e nelle priorità delle nuove generazioni. Mentre il mercato del lavoro diventa sempre più instabile e i costi della vita aumentano, molti giovani preferiscono attendere l’opportunità giusta piuttosto che accettare impieghi insoddisfacenti e poco gratificanti.
Neet, un fenomeno in crescita
Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Ilo), nel 2022 circa un quarto dei giovani a livello mondiale (23,5%) non era né occupato, né in istruzione, né in formazione. Sebbene questo dato rappresenti una leggera diminuzione rispetto al picco del 2020, rimane comunque superiore ai livelli pre-pandemia. In questo senso, la crisi pandemica ha avuto un impatto significativo sulla Generazione Z, esasperando una tendenza già in aumento. I giovani hanno subito maggiori perdite occupazionali rispetto ai lavoratori più anziani e hanno abbandonato gli studi a causa delle prolungate interruzioni nell’istruzione e nella formazione sul lavoro.
Le ragioni di questa scelta
La scelta di essere Neet, laddove volontaria, riflette un sostanziale cambiamento nella percezione del lavoro tra i giovani. Molti di loro, infatti, preferiscono attendere l’opportunità giusta piuttosto che accontentarsi di un lavoro insoddisfacente. Molti giovani vedono le grandi aziende come entità che sfruttano i dipendenti, dando priorità ai profitti rispetto al benessere dei lavoratori. Questo sentimento anti-corporate è ben rappresentato sui social network. Un esempio, è il creator italiano Frank Gramuglia, che sui social esprime la sua insofferenza verso gli obblighi e le dinamiche aziendali, diventando un punto di riferimento per molti giovani Neet.
Impatti a lungo termine
La maggior parte degli esperti è d’accordo sul fatto che rimanere disoccupati per troppo tempo può avere conseguenze negative. Tuttavia, secondo alcuni essere selettivi durante la ricerca di lavoro può avere anche dei vantaggi. Laurie Cure, manager della società di consulenza Innovative Connections, sostiene che le generazioni più giovani, avendo vissuto periodi di instabilità economica, preferiscono lavori che offrano maggiore sicurezza e soddisfazione personale. Per molti giovani, essere Neet non significa evitare il lavoro, ma attendere un’occupazione che abbia un significato e che sia appagante.
Prospettive future per i Neet
Il fenomeno dei Neet rappresenta, però, un problema e una sfida per il futuro del mercato del lavoro. Nella sua ricerca, l’Ilo ha sottolineato che circa 289 milioni di giovani nel mondo non stanno né acquisendo esperienza professionale, né sviluppando competenze tramite l’istruzione o la formazione. Tutto questo avrà un impatto duraturo sui giovani, rendendo sempre più difficile il loro ingresso in mercato iper-competitivo e dinamico.