Uno studio di Ey e SWG ha evidenziato il divario di genere in ambito professionale, in particolare per quanto riguarda i ruoli di alto livello
Il gender gap a lavoro rimane ancora piuttosto elevato, con bel oltre la metà dei dirigenti aziendali che sono di sesso maschile. È quanto emerso da una recente analisi di Ey e SWG, dal titolo “Parità di genere & leadership al femminile”. Lo studio è stato condotto su un campione formato da 514 donne lavoratrici, di età compresa tra i 30 e i 50 anni, 104 donne manager, dirigenti e imprenditrici e 103 uomini aventi gli stessi ruoli. Il 36% delle donne intervistate afferma di non sentirsi abbastanza valorizzata a livello professionale, mentre il 44% ritiene inadeguata la propria paga. Nella maggior parte delle imprese, i ruoli dirigenziali sono occupati da uomini e, laddove ci sono le donne, queste si ritrovano a gestire un numero inferiore di risorse rispetto ai colleghi maschi.
La predominanza maschile nei ruoli chiave dell’azienda è avvertita come un ostacolo alla crescita dal 48% delle lavoratrici. Un altro fattore discriminante riguarda la volontà o meno di avere figli. Oltre il 50% delle donne che lavorano ha dichiarato di aver ricevuto questa domanda durante i colloqui di lavoro. Altri aspetti che potrebbero ridurre il divario di genere, ma che purtroppo sono ancora carenti o addirittura mancanti, riguardano le strutture che si occupino dell’inclusione femminile in azienda e quelle per conciliare lavoro e famiglia. In questo senso, gli sforzi da parte delle imprese sono insufficienti e per le intervistate il gender gap in ambito professionale sarà difficile da colmare. Per il 37% delle lavoratrici ci vorranno più di vent’anni. Per il 17% è impossibile.
Infine, un altro tasto dolente riguarda la formazione, promossa per il 38% delle donne manager, contro il 57% degli uomini aventi lo stesso ruolo. Dal sondaggio emerge, inoltre, che uomini e donne percepiscono il problema in modo differente. Secondo il 76% dei dirigenti maschi, donne e uomini sono trattati allo stesso modo, mentre le donne a pensarla così sono solo il 50%. Tuttavia, tre quarti dei dirigenti intervistati pensano che un’azienda con una leadership equilibrata, dal punto di vista del genere, sarebbe in grado di raggiungere risultati migliori.