Si confermano i limiti introdotti nel 2024. La novità più importante riguarda il rimborso dell’affitto fino a 5.000 euro per i neoassunti. Cambiano anche le modalità di calcolo per le auto aziendali. Obiettivo: puntare sulla mobilità sostenibile.
I fringe benefit rappresentano uno strumento fondamentale per aumentare il reddito disponibile dei cittadini e il loro potere d’acquisto, senza impattare negativamente sulle finanze pubbliche. È una strategia che incontra il favore dei lavoratori ed è incentivata dallo Stato. Le misure previste dalla nuova legge di bilancio per il 2025, n.207 2024, lo confermano.
Vediamo nel dettaglio le principali novità introdotte e gli aspetti che restano invariati rispetto allo scorso anno.
Fringe Benefit 2025: vecchi e nuovi limiti
I massimali dei fringe benefit sono stati oggetto di frequenti modifiche. La normativa standard prevede una soglia massima di 258,23 euro, che una volta superata, rende i beni e i servizi erogati dal datore di lavoro parte dell’imponibile. Nel 2023, tale soglia è stata elevata a 3.000 euro, per i lavoratori con figli a carico, mentre nel 2024, è stata così rivista:
- 2.000 euro per i lavoratori con figli a carico
- 1.000 euro per i lavoratori senza figli a carico
È bene ricordare che, per essere considerati a carico, i figli devono possedere redditi inferiori ai 4.000 euro (in caso di figli con meno di 24 anni) e ai 2.840,51 euro (nel caso di figli di età superiore ai 24 anni).
E per quanto riguarda il 2025? Sul fine dello scorso anno, circolava l’ipotesi che potesse essere introdotta un’ulteriore modifica ai limiti dei fringe benefit, ma ciò non è avvenuto. Restano infatti confermati i massimali stabiliti nel 2024. La misura viene inoltre prorogata fino al 2027. Rimane altresì in vigore l’imposizione fiscale sul totale del valore dei beni e servizi erogati, qualora venga superato il tetto.
È importante sottolineare che l’aggiornamento dei plafond non avviene in maniera automatica, pertanto, tutti i dipendenti cui spetta l’aumento per figli a carico dovranno effettuare una specifica procedura in corso di attivazione su “HR Access” (funzione Composizione Familiare).
Fringe benefit: nuove voci esenti
I fringe benefit, come è ormai noto, sono beni e servizi che vengono erogati dalle aziende esentasse, fino ai massimali stabiliti che abbiamo poc’anzi visto.
Si traducono per lo più in:
- alloggio e vitto in famiglia, oppure buoni pasto o mensa aziendale;
- alloggio in appartamenti o alberghi a spese dell’azienda;
- uso di beni di proprietà dell’azienda quali: telefono aziendale; pc, tablet, stampanti o altri dispositivi elettronici , autovetture o altri mezzi di trasporto;
- abbonamenti ai trasporti pubblici;
- asili aziendali, rimborsi per spese scolastiche e assistenza ai familiari;
- polizze assicurative;
- prestiti aziendali.
Per il 2025, viene confermato quanto stabilito l’anno scorso, ovvero rientrano nei fringe benefit anche:
- rimborsi delle utenze domestiche del servizio dell’acqua e dell’energia elettrica;
- rimborso di spese per affitto o per gli interessi sul mutuo.
Novità: rimborso affitti neoassunti
La nuova legge di Bilancio introduce altresì delle importanti novità. La più rilevante riguarda i neoassunti: per costoro è prevista un’esenzione fiscale fino a 5.000 euro per il rimborso dell’affitto.
La nuova misura, orientata a incentivare la mobilità lavorativa, è destinata nello specifico ai neoassunti che rientrano nelle seguenti categorie:
- assunti tra il 1° gennaio 2025 e il 31 dicembre 2025;
- con un reddito fino a 35.000 euro annui;
- che si trasferiscono per lavoro di oltre 100 km dalla precedente residenza.
L’esenzione vale per i primi due anni dall’assunzione e contempla il rimborso del canone di locazione e delle eventuali spese di manutenzione dell’abitazione. È importante sottolineare che tale rimborso rientrerà comunque nel calcolo del reddito complessivo, ai fini dell’ISEE.
Auto aziendale: nuove indicazioni
L’altra importante novità introdotta dalla legge di bilancio 2025 riguarda il trattamento fiscale e previdenziale delle auto aziendali assegnate a uso promiscuo (sia aziendale, che privato). Al fine di incentivare l’utilizzo di autovetture con minor impatto ambientale, è stata creata una nuova modalità di calcolo. Il fringe benefit viene quantificato in misura pari al 50% dell’importo corrispondente a una percorrenza convenzionale annua di 15.000 km, per il costo chilometrico ACI. Viene inoltre introdotta una riduzione dell’imponibile per i veicoli aziendali a basse emissioni:
- 10% per i veicoli a trazione esclusivamente elettrica a batteria;
- 20% per i veicoli elettrici ibridi plug in.
Per i veicoli immatricolati e assegnati a partire dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2024, il fringe benefit viene sempre determinato sulla base della percorrenza convenzionale annua di 15.000 Km moltiplicata per il costo chilometrico ACI e con l’applicazione di specifiche percentuali definite dal livello di emissione di anidride carbonica:
- 25% per i veicoli con valori di emissione di CO2 non superiori a 60 g/km;
- 30% per i veicoli, con emissioni di CO2 superiori a 60 g/km e fino a 160 g/km;
- 50% per i veicoli in caso di emissioni di CO2 superiori a 160 g/km e fino a 190 g/ km;
- 60% per i veicoli con emissione di CO2 superiori a 190 g/km.