Il 50% degli italiani appartenenti alla Generazione Z vive di mese in mese ed è preoccupato dall’aumento dei costi della vita. Una recente indagine di Deloitte rivela le insicurezze delle giovani generazioni italiane. Preoccupazioni economiche e ambientali al primo posto.
Generazione Z: preoccupazioni economiche e ambientali al primo posto
L’ultima edizione della “Deloitte Global GenZ and Millennial Survey” ha indagato le preoccupazioni e le aspirazioni dei giovani in tutto il mondo, coinvolgendo oltre 22 mila persone in 44 Paesi, tra cui oltre 800 giovani italiani.
Secondo i risultati dello studio, il caro vita rappresenta la principale preoccupazione sia per i Millennial che per la GenZ. Il 46% dei Millennial e il 38% della GenZ in Italia sono preoccupati per l’aumento dei costi della vita. A livello globale, queste percentuali sono lievemente inferiori, rispettivamente al 42% per i Millennial e al 35% per la GenZ.
A preoccupare i più giovani c’è anche la questione dei cambiamenti climatici, che viene identificata come la priorità da affrontare dal 37% dei Millennial e dal 34% della GenZ italiani. La preoccupazione per l’ambiente raggiunge livelli significativamente molto più alti in Italia, rispetto alla media globale, con il 63% della GenZ e il 64% dei Millennial che si dichiarano in ansia per lo stato di salute del pianeta.
Lo studio ha rivelato anche la precarietà economica in cui vivono le giovani generazioni. Il 47% dei Millennial e il 50% della GenZ italiani vive di stipendio in stipendio, temendo di non riuscire ad arrivare a fine mese. Il 73% dei Millennial e il 71% della GenZ italiani ritengono che sarà più difficile o addirittura impossibile comprare una casa e per far fronte all’instabilità economica alcuni di loro hanno un secondo lavoro. Anche formare una famiglia rappresenta una sfida per il 71% dei Millennial e per il 63% della GenZ in Italia, percentuali ben superiori alla media globale.
Le preoccupazioni sul benessere familiare influenzano la salute mentale dei giovani
Oltre alle preoccupazioni economiche e ambientali, gli intervistati hanno sollevato anche altre questioni. La disoccupazione, ad esempio, preoccupa il 26% dei Millennial e il 29% della GenZ italiani, posizionandosi al terzo posto in questa particolare classifica. Altre tematiche emerse dal sondaggio includono la scarsità delle risorse, la disuguaglianza e la discriminazione, la stagnazione economica e le crescenti disuguaglianze sociali.
Lo studio ha rilevato, inoltre, che le preoccupazioni sul futuro economico e il benessere delle famiglie pesano notevolmente sulla salute mentale dei giovani. A preoccuparsi per il benessere delle proprie famiglie sono il 41% dei Millennial e il 38% della GenZ.
Vita privata più importante della carriera
I risultati dello studio indicano che amici e famiglia sono più importanti della carriera per i giovani italiani. Il 71% dei Millennial e il 68% della GenZ affermano di dare grande importanza al tempo extra-lavorativo.
Non sorprende, quindi, che la maggioranza dei Millennial (79%) e della GenZ (80%) lascerebbe il proprio lavoro se fosse costretta a tornare in ufficio a tempo pieno.
Interrogati sulla modalità di lavoro ideale, il 27% dei Millennial e il 24% della GenZ desiderano poter scegliere autonomamente se lavorare da remoto o in ufficio.