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Giovani sfaticati? La GenZ è la più disponibile a lavorare nel week end

Secondo l’Osservatorio sul lavoro di Jobtech, nel primo semestre del 2024 la percentuale di persone in cerca di lavoro è cresciuta del 3,8%, in particolare appartenenti alla GenX. Calabria, Campania e Sicilia hanno registrato un buon incremento di utenti in cerca di lavoro, mentre gli appartenenti alla GenZ si dimostrano i più propensi a lavorare anche nel week end.

Osservatorio sul lavoro: la GenZ è la più flessibilile

Chi l’ha detto che i giovani di oggi non hanno voglia di lavorare? Stando ai dati dell’Osservatorio sul lavoro di Jobtech, gli appartenenti alla GenZ sono i più propensi a lavorare anche nel week end, con una media del 54%, ben al di sopra delle altre fasce d’età. Un dato che sembra sfatare il famoso modo di dire per cui i giovani sarebbero degli scansafatiche. Al contrario, i ragazzi della Generazione Z si dimostrano i più flessibili, come si evince anche dagli altri dati dello studio.

Lo ricerca di Jobtech, infatti, ha analizzato i dati relativi alla ricerca di lavoro da parte di un campione di circa 50 mila persone, in un periodo compreso tra gennaio e giugno 2024. I risultati hanno evidenziato che nel primo semestre dell’anno la Generazione X è stata la più attiva nella ricerca di lavoro, rappresentando il 40,1% del campione. Questo gruppo demografico, che spesso ricopre posizioni di responsabilità, è alla ricerca di nuove opportunità professionali, con un forte focus sui settori della logistica e del retail. I Millennial seguono con il 33,8%, mostrando un forte interesse per il settore dell’hospitality. Infine, la Generazione Z rappresenta il 20,7% dei job seeker, con una predilezione per lavori part-time e settori che offrono maggiore flessibilità.

Oltre la metà di chi cerca lavoro è donna

Le donne prevalgono nella ricerca di un’occupazione con il 54,8%, rispetto al 45,2% degli uomini. Riguardo al titolo di studio dei job seeker, il più comune risulta il diploma di maturità (58,8%), seguito dalla licenza media (25,3%). I settori della ristorazione e della vendita al dettaglio sono i più attrattivi per i giovani, che possono conciliare il lavoro con lo studio o la vita privata.

Le donne guardano prevalentemente ad attività in ambito amministrativo/contabile, assistenza clienti e retail, mentre gli uomini preferiscono i settori della logistica, horeca e retail. Infine, gli uomini sono due volte più disponibili a lavorare di notte rispetto alle donne che preferiscono trovare un lavoro part time.

Crescono le richieste nel Sud Italia, ma la competizione è alta

Il primo semestre del 2024 ha visto una crescita significativa nella ricerca di lavoro nel Sud Italia, con Calabria, Campania e Sicilia tra le regioni che hanno registrato il maggiore incremento di utenti attivi rispetto allo stesso periodo del 2023. In particolare, il Trentino-Alto Adige ha visto un aumento del 14,6% nella percentuale di persone in cerca di lavoro, seguito dalla Calabria con l’11,7% e dalla Sardegna con l’11,5%. Nonostante questo trend positivo, il Sud Italia continua a presentare notevoli sfide, con un numero elevato di candidati per ogni annuncio di lavoro disponibile.

Questa dinamica evidenzia il divario tra domanda e offerta nelle diverse regioni italiane. Mentre il Nord Italia, con Lombardia, Piemonte e Veneto in testa, continua a offrire le maggiori opportunità di impiego, il Sud rimane un’area dove la competizione è più accesa, con molti candidati che si contendono un numero limitato di posizioni aperte.

Millennial e GenZ in cerca di maggiore flessibilità

Nonostante l’incremento del 3,8% della percentuale di persone in cerca di lavoro rispetto al primo semestre del 2023, il numero di annunci di lavoro è diminuito del 10% nello stesso periodo del 2024. Questo calo ha reso il mercato del lavoro più competitivo, con un numero maggiore di candidati per ciascuna posizione disponibile.

La necessità di flessibilità lavorativa e l’importanza del work-life balance sono diventate delle priorità per attrarre e trattenere talenti. I datori di lavoro devono considerare l’adozione di politiche che favoriscano la conciliazione tra vita privata e professionale, come la settimana lavorativa corta e la possibilità di lavorare da remoto, particolarmente richieste dai Millennial e dalla GenZ.

Inoltre, il contesto economico in evoluzione richiede un maggiore investimento nella formazione e riqualificazione dei lavoratori, per garantire che le competenze richieste dal mercato siano allineate con quelle disponibili. Il focus per il secondo semestre del 2024 sarà probabilmente su come colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro, in particolare nelle regioni più svantaggiate, e su come migliorare l’equilibrio tra vita privata e professionale per rispondere alle esigenze di una forza lavoro in continua evoluzione.

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