Gli effetti della pandemia si ripercuotono sul morale dei lavoratori: diminuisce il senso di appartenenza e gli HR Manager assumono un ruolo decisivo
Gli effetti della pandemia hanno avuto forti ripercussioni sul mondo del lavoro: non solo in merito allo smart working, ma anche sull’engagement dei lavoratori. Il senso di appartenenza nei confronti dell’azienda è in calo: -25% dei dipendenti che si dichiarano coinvolti nella propria realtà aziendale. È quanto emerso dall’ultima ricerca dell’Osservatorio HR Innovation Practice della School of Management del Politecnico di Milano. Questa generale insoddisfazione e mancato attaccamento nei confronti dell’azienda per la quale si lavora deriva principalmente dallo smart working. Lo studio rivela infatti che quasi un quarto dei lavoratori (23%) lamentano frustrazione per la riduzione delle relazioni in ambito lavorativo.
In una situazione di relativo disagio e di profondo cambiamento riguardo le modalità di lavoro, un ruolo chiave lo giocheranno gli HR Manager. Dalla ricerca emerge che il 73% dei responsabili HR ritiene che il proprio ruolo sia diventato sempre più strategico. Il 91% invece si sente pronto ad affrontare i cambiamenti imposti dalla digitalizzazione e dalla diffusione dello smart working. Tuttavia, finora soltanto il 27% è riuscito a garantire la continuità delle proprie attività senza alcuna difficoltà. Un altro problema riscontrato dagli HR Manager riguarda la capacità di coinvolgere i lavoratori e attrarre nuovi talenti. Nonostante l’ampliamento del bacino di candidati disponibili grazie al lavoro da remoto, le imprese hanno incontrato difficoltà ad attrarre nuovi talenti; sia dai territori vicini alla sede aziendale (37%), sia da aree più lontane (39%), ma anche a mantenersi attrattive nei confronti dei dipendenti (37%).
“Per stimolare l’engagement dei lavoratori e migliorare il loro benessere” afferma Martina Mauri, Co-Direttrice dell’Osservatorio HR Innovation Practice “è necessario ridisegnarne l’esperienza aziendale, facendo leva sulle tecnologie ma anche sulle competenze e l’attitudine all’autonomia e al lavoro per obiettivi rese possibili dalle nuove modalità di lavoro. Dalla ricerca emergono tre elementi fondamentali per una efficace strategia di Connected People Care: coinvolgimento e responsabilizzazione delle persone, una maggiore diffusione di strumenti digitali e un ampio utilizzo dei dati raccolti attraverso le nuove tecnologie”. Stando allo studio, il 60% delle aziende prevede un aumento degli investimenti nel digitale, con il trend medio più alto del 7,5% rispetto agli ultimi anni.