Dalla paura di perdere il posto, alla volontà di sviluppare nuove competenze digitali: la pandemia ha stravolto il mondo del lavoro
Di recente Manpower Group ha fatto una ricerca sull’impatto che la pandemia ha avuto sui lavoratori a livello globale, in particolare sugli italiani. Dalla paura di perdere il proprio posto di lavoro alla volontà di sviluppare nuove competenze digitali, lo studio di Manpower ha messo in evidenza condizioni di vita differenti tra i lavoratori. Secondo il sondaggio, il 90% degli italiani ha paura di perdere il posto di lavoro. Il 19% degli intervistati l’ha già perso, mentre al 44% gli è stato ridotto lo stipendio. La situazione è peggiore per le donne. L’11% delle lavoratrici ha perso il lavoro (contro il 5% degli uomini). Il 46% ha visto diminuire la busta paga (contro il 42% degli uomini).
Tuttavia, la crisi sanitaria ha dato grande impulso allo sviluppo del digitale, non a caso è aumentato l’interesse per le figure professionali con competenze digitali. In questo periodo, i profili più ricercati dalle aziende sono gli esperti in cyber security, i data analysts e gli sviluppatori di app e software. Il 93% degli intervistati ha ammesso di voler sviluppare nuove competenze, in particolare in ambito informatico. I settori più attivi e dinamici sono quelli che riguardano la Business Transformation, il settore sanitario- farmaceutico, la logistica e l’e-commerce. Hanno subito un forte calo invece i settori dell’hospitality, dell’intrattenimento, manifatturiero e della vendita al dettaglio e il trasporto aereo.
Questa situazione purtroppo sta portando ad un aumento delle disuguaglianze tra i lavoratori, sia dal punto di vista professionale che della qualità della vita. I lavoratori con competenze digitali possono accedere al lavoro da remoto, ad aumenti di stipendio e ad un migliore equilibrio fra vita lavorativa e privata. Gli altri invece rischiano di più di trovarsi senza lavoro, i tagli alle retribuzioni e sono costretti al pendolarismo per recarsi sul posto di lavoro. Secondo Riccardo Barberis, ad di Manpower Group Italia, per evitare che si creino grandi disuguaglianze è necessario “un approccio flessibile e la valorizzazione delle competenze individuali per superare una crisi che ci accompagnerà ancora nei prossimi mesi”.