Smettere di lavorare da giovani e avere del tempo per godersi la vita: è quanto promesso dal modello FIRE che si sta diffondendo nel nord Europa.
Le origini del modello FIRE
Il nome FIRE è la sigla ottenuta dalle parole “Financial Independence, Retire Early”. Questo modello viene presentato per la prima volta nel libro “Your Money, Your Life” di Vicki Robing e Joe Dominiguez, pubblicato nel 1992. Al giorno d’oggi sta trovando particolare diffusione grazie ai social network dove i più giovani, appena entrati nel mondo del lavoro, non vedono già l’ora di uscirne. Il modello FIRE, infatti, deve essere adottato in gioventù, iniziando a mettere da parte abbastanza soldi da potersi permettere una pensione molto anticipata.
Andare in pensione a 50 anni
È soprattutto nelle nazioni del nord Europa che si sta diffondendo il modello FIRE, consentendo ai cittadini di smettere di lavorare anche prima dei 50 anni di età. Per poterlo fare è fondamentale avere una solida stabilità finanziaria, identificando tutto ciò di cui si ha bisogno e tagliando le spese inutili.
Dopo aver eliminato tutto il superfluo, i cittadini devono riuscire a stabilire di quanti soldi avranno bisogno per mantenere il proprio stile di vita dopo la pensione. Per riuscire ad ottenere questa cifra così importante è necessario seguire due strade. La prima è quella del risparmio virtuoso, che consente di non sperperare i propri guadagni; la seconda, più importante, è quella di incrementare i propri introiti attraverso investimenti di grande entità. Si stima che i lavoratori che seguono il modello FIRE arrivano a reinvestire una percentuale compresa tra il 50 e il 75% dei propri profitti.
Modello FIRE: diffusione e rischi
Arrivare al punto di riuscire a vivere di rendita non è per tutti. Secondo molti esperti, l’adozione di questo approccio è possibile soltanto per chi è già benestante. Il lavoratore medio, infatti, non è in grado di sostenere questi enormi investimenti. Non è un caso che il modello FIRE stia riscontrando successo nei paesi scandinavi, in Norvegia in particolare. In questi stati c’è un welfare molto sviluppato che consente ai cittadini di non dover stipulare assicurazioni private e che fornisce a tutti una sicurezza di base.
L’estensione del modello FIRE ad un gran numero di cittadini potrebbe portare al collasso il virtuoso sistema welfare di questi stati. Va considerato che le persone che lasciano presto il lavoro smettono anche prima di contribuire alle casse del welfare statale. Tuttavia, questo problema non sembra essere ancora attuale, dal momento che il movimento risulta essere più diffuso sui social che nella vita reale. Come detto, sono in pochi ad essere benestanti al punto da potersi permettere questo stile di vita.