Diversi studi evidenziano che la gentilezza migliora le relazioni e la collaborazione tra colleghi e il benessere nei luoghi di lavoro
“A questo mondo, servirebbero più educazione e gentilezza”. Quanto volte ci è capitato di sentire (o di dire) questa frase, senza che nulla cambiasse per davvero. Tuttavia, recenti studi hanno evidenziato l’importanza della gentilezza nelle relazioni tra persone, in particolare nel luogo di lavoro. In un’indagine, svolta all’interno di un’azienda spagnola, cento impiegati sono stati divisi in tre gruppi: uno di questi (giver) doveva effettuare 5 atti di gentilezza in quattro settimane, un altro (receiver) li doveva ricevere e un altro (control) doveva controllare che tutto procedesse per il meglio. A distanza di due mesi, chi aveva fatto o ricevuto atti di gentilezza era più felice e soddisfatto del proprio lavoro rispetto agli altri.
“I benefici della cultura della gentilezza si riscontrano anche nella riduzione dei costi relazionali” hanno spiegato Annamaria Palma e Lorenzo Canuti, coautori del libro La gentilezza che cambia le relazioni. “Questi costi non appaiono in un bilancio, ma si manifestano in inutili lamentele, rifacimento di lavori, errori da distrazione, progetti non consegnati, promesse non mantenute”. La gentilezza contribuisce a migliorare la vita dei lavoratori, ma alla lunga rende anche per le aziende. In linea con questo pensiero, molte organizzazioni hanno affiancato alle “buone maniere” corsi di meditazione e yoga in azienda. All’interno di Intel, ad esempio, si è formato un gruppo spontaneo di meditazione, che si è evoluto in un corso di 10 settimane coinvolgendo fino a 52 uffici. Chi ha partecipato al corso ha visto migliorare di 3 punti su 10 la propria felicità e di 2 il benessere, la creatività e le relazioni con i colleghi.
Un’altra dimostrazione di “gentilezza”, cura e attenzione nei confronti dei propri dipendenti è il welfare aziendale. Oltre a flessibilità e smart working, alcune aziende puntano sulla formazione e sulla crescita personale come atto di gentilezza verso i lavoratori. Luxottica, ad esempio, ha consegnato 155 borse di studio ai figli dei propri dipendenti, 2.500 in totale. Viceversa, per dimostrare la loro gratitudine, alcune organizzazioni elargiscono aumenti in busta paga o premi produzione ai lavoratori. Tecnostrutture, ad esempio, ha pagato 1.500 euro di premio a 80 dipendenti per ringraziarli dell’impegno profuso durante la pandemia. Volvo invece, ha concesso ai suoi dipendenti congedi parentali di sei mesi, pagati all’80%.