Il payroll in outsourcing è in aumento in tutta Europa. Questo è quanto emerge da una ricerca condotta da SD Worx, uno dei principali fornitori europei di servizi di gestione delle risorse umane e delle paghe.
Secondo lo studio “The Future of Work and People” che ha coinvolto più di 2700 responsabili HR e 5000 dipendenti in tutta Europa, oggi ben 6 aziende europee su 10 affidano o considerano l’idea di affidarsi ad un partner esterno per la cura delle proprie paghe. In Italia, per esempio, esternalizzare la gestione del payroll è al primo posto nella classifica dei servizi che le aziende del nostro Paese preferiscono gestire in outsourcing.
Quasi il 60% delle aziende europee esternalizza il payroll in qualche misura, o pensa di farlo
Mentre l’interesse generale di esternalizzare tutte le attività HR non è cambiata molto dall’inizio del 2020, l’outsourcing del payroll sta diventando sempre più interessante per le aziende, soprattutto in Italia e in Svizzera. Nel 2020 il 17% delle aziende italiane e il 6% di quelle svizzere avrebbe voluto esternalizzare tutto il processo payroll, e nel 2021 le percentuali sono cresciute al 26% in Italia e il 20% in Svizzera.
Se diamo un occhio più approfondito ai dati, notiamo che soprattutto il numero medio di aziende europee che per lo più esternalizzano interamente il loro payroll (o considerano di farlo) è aumentato significativamente, dal 16% nel 2020 al 21% nel 2021; in particolare è aumentato (oltre che in Italia e Svizzera) anche in Belgio, Francia, Paesi Bassi e Regno Unito, rispetto allo scorso anno.
Differenze minori si vedono in Germania, con solo un cambiamento dello 0,5%, e in Irlanda, con un calo dell’1%.
A riprova di questo aumentato interesse, lo studio di SD Worx rivela come il payroll sia salito dalla posizione numero 8 alla numero 3 nella lista delle aree HR più adatte all’outsourcing. Una spiegazione molto diretta è che i responsabili delle risorse umane preferiscono affidare questo compito a un partner di fiducia, a causa della complessità della legislazione da un lato, e per garantire la continuità del business, dall’altro.
Come mostrano i dati, il Belgio si posiziona al primo posto per l’outsourcing del payroll, ma l’Italia registra un tasso di crescita molto elevato dal 2020 al 2021 conquistando il terzo posto per numero di aziende che esternalizzano il payroll o desiderano farlo.
Come si spiega la crescente diffusione dell’outsourcing del payroll anche in Italia?
“Ci sono molteplici fattori che intervengono”, dichiara Federico Fedele, Direttore Generale di SD Worx Italy. “Prima di tutto, l’outsourcing del payroll libera tempo prezioso all’HR e lo rende disponibile a gestire progetti più tattici o strategici, come la cura del benessere del dipendente, l’acquisizione dei talenti, la formazione e lo sviluppo. In secondo luogo, un payroll esternalizzato offre tranquillità in tempi frenetici come quello che stiamo vivendo. Le innovazioni tecnologiche e i servizi basati sul cloud garantiscono dati sicuri e di facile accesso, mentre il partner si occupa della conformità con le nuove regole e normative. Non va neanche sottovalutata la possibilità per le aziende di fare coincidere questo progetto con l’armonizzazione di situazioni pregresse oppure il ridisegno di accordi ormai obsoleti.
Infine, c’è anche un fattore umano: l’esternalizzazione di alcuni (o tutti) i compiti più noiosi e soggetti a errori del payroll migliora lo spirito di squadra all’interno di un dipartimento che da anni è sempre sotto una costante pressione per tenere testa ai cambiamenti”.