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Lavoratori felici: la maggior parte appartengono al settore IT

Secondo il “Workday Peakon Employee Voice”, i lavoratori del settore IT risultano i più soddisfatti professionalmente. Cala invece l’indice di soddisfazione per i dipendenti del settore farmaceutico e sanitario

La crisi pandemica ha cambiato radicalmente il mondo del lavoro, mettendo in rilievo alcuni aspetti divenuti prioritari, come il benessere dei lavoratori. Lo studio “Workday Peakon Employee Voice” ha analizzato il grado di soddisfazione di circa 2,5 milioni di lavoratori, appartenenti ad oltre 1.500 aziende di 17 settori produttivi differenti. Dal report sono emerse indicazioni utili per gli operatori HR al fine di comprendere strategie e azioni per coinvolgere i dipendenti e trattenere i talenti in azienda.

Secondo la ricerca, i lavoratori più soddisfatti professionalmente appartengono al settore dell’Information Technology. A seguire, i dipendenti dei settori che offrono servizi commerciali, professionali e finanziari. Viceversa, perdono posizioni in classifica gli operatori del settore farmaceutico-sanitario, messo a dura prova dalla pandemia. Nelle ultime fila, invece, figurano il settore dell’energia, dei trasporti e governativo.

I lavoratori del comparto IT devono la propria soddisfazione a diversi fattori che riguardano prevalentemente la possibilità di lavorare da casa, e comprendono la realizzazione professionale e personale. Inoltre, gli stessi dimostrano di gradire la strategia di business e gli obiettivi dell’azienda per cui lavorano.

Il sondaggio ha rilevato inoltre, che il tema della flessibilità funge da ago della bilancia per cercare di attrarre (e trattenere) i talenti in azienda. In quest’ottica, le imprese sono chiamate ad individuare strategie che contemplino nuove politiche aziendali in grado di garantire un maggior bilanciamento tra vita privata e lavorativa. Come emerso da recenti sondaggi, la percentuale di lavoratori che mettono flessibilità e smart working al primo posto tra i principali benefit aziendali è in continuo aumento.

Altro tema calzante, che va a braccetto con quello precedente, riguarda la salute e il benessere dei lavoratori. L’eccessivo carico di lavoro è causa di stress e tensioni da parte dei dipendenti, con conseguente rischio di burnout. Anche in questo caso le aziende dovranno essere in grado di rivedere le proprie strategie per garantire ai lavoratori condizioni di lavoro serene e stimolanti.

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