Un’indagine di Ranstad sull’employer brand ha evidenziato quali sono i settori più attrattivi per i lavoratori italiani o per chi sta cercando una nuova occupazione. Il comparto dei media si conferma in testa a questa speciale classifica, ma guadagna terreno anche il settore degli accessori e dei componenti per l’automotive.
Fari puntati sull’employer brand per attrarre nuovi talenti
In un momento storico in cui trovare candidati è sempre più difficile, attuare strategie di employer brand è di fondamentale importanza per attrarre nuovi talenti ed evitare che vadano lavorare altrove o all’estero. Questa è sicuramente una delle principali sfide che le aziende dovranno affrontare “qui e ora” per migliorare la propria attrattività nei confronti dei lavoratori, ma soprattutto delle generazioni più giovani.
L’attrattività è un aspetto molto importante e ci sono diversi fattori che possono contribuire a migliorare la percezione nei confronti di un’azienda, o di un’organizzazione, come la possibilità di lavorare in smart working, gli orari flessibili, i benefits aziendali e le politiche di welfare. Alcuni di questi aspetti sono emersi con forza in un recente studio di Ranstad, dal titolo “Employer brand research 2023”.
L’indagine ha coinvolto circa 163 mila lavoratori e lavoratrici di 6.022 aziende di 32 paesi in tutto il mondo, Italia compresa. Oltre a evidenziare quali sono i principali fattori che spingono gli italiani a cambiare lavoro, la ricerca ha individuato anche quali sono i settori più attrattivi nel nostro Paese.
La Top ten dei settori più attrattivi secondo gli italiani
Tra i settori più attrattivi in Italia per il 2023, al primo posto si trova il settore dei media con il 64% delle preferenze, seguito dall’industria aeronautica (63%) e dall’industria automobilistica (62%).
Il divario, in termini di attrattività, tra i vari settori in lizza è piuttosto risicato anche nelle posizioni successive. In ordine, gli altri sette settori che compongono la Top ten dei più attrattivi sono il settore dei servizi postali e attività di corrieri (60%), dei beni di largo consumo (58%), degli accessori e dei componenti auto (57%), il comparto elettronico (57%), il settore dell’e-commerce (57%), dei servizi informatici/web (57%) e il settore farmaceutico (56%).
Nello specifico, il settore dei media ha mantenuto pressoché invariato il suo indice di attrattività dal 2021 ad oggi, mentre l’industria aeronautica ha registrato un aumento di 5 punti percentuali.
In forte ascesa anche il settore degli accessori e dei componenti auto che ha segnato un bel +7% dal 2021 ad oggi. Rispetto allo scorso anno anche il settore e-commerce è cresciuto del 5%, nonostante una leggera flessione dal 2021 al 2022.
Se da un lato, i candidati guardano al benessere in azienda e a un miglioramento delle condizioni lavoro-vita privata quando cercano un impiego, in termini di attrattività la solidità finanziaria e l’ottima reputation si confermano aspetti essenziali per le aziende più quotate per attrarre nuovi talenti.