In Giappone esistono diverse agenzie specializzate che offrono un servizio unico: si occupano di comunicare al datore di lavoro le dimissioni del dipendente. Queste agenzie stanno diventando sempre più popolari, aiutando chi ha delle difficoltà nell’affrontare personalmente il proprio datore di lavoro.

Stress da licenziamento: in Giappone esistono le ‘dimissioni per procura’

Non tutti riescono a gestire lo stress di presentare le dimissioni e affrontare il proprio titolare. Questo accade specialmente in Giappone, come dimostrato dal successo di alcune agenzie come ExitInc, specializzate in ‘dimissioni per procura’. La popolarità di queste società sembra derivare dalla difficoltà dei dipendenti a separarsi dalla propria azienda, in una cultura dove il rapporto di lavoro è vissuto come un legame quasi simbiotico.

Secondo quanto riportato dal Financial Times con una spesa di massimo 150 euro, agenzie come ExitInc si occupano delle dimissioni del dipendente, permettendogli di uscire senza stress, imbarazzi o momenti difficili come lo svuotamento della scrivania.

Non si tratta di casi isolati, poiché il numero di dimissioni gestite da queste agenzie è triplicato in un anno, raggiungendo le migliaia ogni mese. Una delle agenzie più attive, Momuri, il cui nome significa ‘Ne ho abbastanza’, offre addirittura la seconda dimissione a metà prezzo per chi desidera licenziarsi due volte in un anno.

Perché è così difficile licenziarsi?

Licenziarsi può essere difficile per diversi motivi:

1. Sicurezza economica: Molte persone dipendono dal loro lavoro per mantenere sé stesse e le loro famiglie. Il licenziamento improvviso può significare perdere una fonte stabile di reddito senza un’alternativa pronta. Questo può portare ansia finanziaria, specialmente se non si dispone di risparmi sufficienti o di una rete di sicurezza finanziaria;
2. Paura dell’incertezza: Il lavoro offre una routine quotidiana e una sensazione di stabilità. Il licenziamento rompe questa routine e può portare a un senso di incertezza riguardo al futuro. Non sapere cosa aspettarsi può essere emotivamente stressante e spaventoso;
3. Pressioni sociali: Nella società moderna, il lavoro è spesso visto non solo come una fonte di reddito ma anche come una parte significativa dell’identità e del prestigio sociale. Il licenziamento può essere percepito come un fallimento personale o un colpo alla propria reputazione sociale;
4. Prestigio e identità professionale: La professione e il posto di lavoro possono influenzare profondamente l’identità personale. Un licenziamento può mettere in discussione il proprio senso di competenza e di valore professionale.

La cultura lavorativa giapponese

La popolarità di questo servizio potrebbe essere legata ad aspetti della cultura giapponese che scoraggiano la disarmonia e promuovono l’idea che il successo richieda un impegno a lungo termine. In Giappone, esiste una cultura del lavoro punitiva che incoraggia orari e fedeltà prolungata all’azienda.

A tal proposito, in giapponese esiste il termine Karoshi, che significa ‘morte da superlavoro’. Coniato negli anni ‘70, questa parola descrive le morti causate da eccesso di lavoro, ed è ufficialmente riconosciuto come la causa di centinaia di decessi per malattie cardiovascolari e suicidi ogni anno.

Inoltre, sempre il Finalcial Times sottolinea come le aziende giapponesi spesso affrontino problemi di governance, dovuti all’incapacità di adattare i vecchi schemi alle nuove realtà lavorative. Tuttavia, questa revisione avviene raramente, e per chi desidera ricominciare, esiste sempre un’agenzia pronta ad aiutare. Non sorprende che ExitInc abbia una società ‘sorella’ chiamata ReBoot che, come suggerisce il nome, supporta i lavoratori nel ripartire da un’altra parte. Possibilmente con maggiori soddisfazioni.