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investigatore privato scatta una fotografia

Permessi Legge 104: quali controlli sono legittimi e cosa succede se il dipendente se ne approfitta?

I permessi Legge 104 consentono ai lavoratori di stare vicino a persone con disabilità e a familiari che necessitano di assistenza. Talvolta, però, vengono usati in modo improprio. Cosa accade in caso di abuso?

La Legge 104, introdotta nel febbraio 1992, rappresenta una pietra miliare nel sostegno alle persone con disabilità e ai loro familiari. Questa normativa permette ai lavoratori che assistono parenti disabili di usufruire di permessi lavorativi retribuiti, a patto che siano utilizzati esclusivamente per l’assistenza del familiare.

Tuttavia, per garantire che questi benefici non siano abusati, sono possibili dei controlli anche attraverso l’ausilio di investigatori privati. Ne abbiamo parlato con Fabio Di Venosa, investigatore privato e CEO di Centro Servizi Investigativi, con un’esperienza di oltre trent’anni nel settore, che spesso viene contattato da aziende proprio perché necessitano di aiuto per fare luce su episodi di questo tipo e per tutelare i propri interessi.

In questo articolo, Di Venosa cercherà di rispondere in modo chiaro e completo alle domande più frequenti che i datori di lavoro si pongono quando si trovano ad affrontare un caso simile.

Il datore di lavoro ha il diritto di controllare l’uso dei permessi 104 attraverso un investigatore privato?

Per prima cosa è bene dire che il datore di lavoro ha il diritto e il dovere di verificare che i permessi concessi ai dipendenti siano utilizzati correttamente e gli investigatori privati possono operare su mandato dell’azienda per accertare che il dipendente stia effettivamente utilizzando i permessi per assistere il familiare disabile, come previsto dalla legge.

Infatti, le agenzie investigative private sono legittimate a svolgere indagini per conto delle aziende, verificando la correttezza dell’utilizzo dei permessi concessi ai dipendenti. Questo tipo di attività è regolamentato e deve rispettare precise normative, soprattutto in materia di privacy, per questo è importante rivolgersi a seri professionisti che sappiano intervenire ponendo attenzione a non ledere nessun diritto e sempre in modo legale, per ridurre al minimo rischi di contestazioni ed errori gravi che potrebbero compromettere il buon esito dell’attività.

Quali tecniche di indagine possono essere usate?

Gli investigatori privati adottano diverse tecniche di indagine per raccogliere prove e cristallizzare i fatti. Primo fra tutti il pedinamento del dipendente per verificare se si reca effettivamente presso il domicilio del familiare disabile o se utilizza il tempo per altre attività; è importante documentare il tutto con riprese video e foto che verranno poi inserite all’interno della relazione investigativa che sarà usata come elemento probatorio a tutti gli effetti. Ma esistono anche altri strumenti come la raccolta di testimonianze che prevede l’intervista di persone che possono fornire informazioni utili sulla condotta del dipendente e che saranno poi chiamate a testimoniare.

Quali sono i vantaggi dell’intervento di un investigatore in questi casi?

L’investigatore privato diventa indispensabile per le aziende che desiderano tutelarsi contro l’uso improprio dei permessi della Legge 104, permettendo sia di prevenire e contrastare gli abusi, ma anche contribuendo a mantenere un clima di fiducia e correttezza all’interno dell’azienda, infatti, molto spesso, gli altri lavoratori patiscono questi comportamenti illeciti e si creano dinamiche che sono penalizzanti sia per i rapporti interni che per la salute stessa dell’azienda.

La presenza di un investigatore privato da una parte assicura che i diritti dei lavoratori vengano rispettati, ma anche che le agevolazioni previste dalla Legge 104 siano utilizzate esclusivamente a beneficio di chi ne ha realmente bisogno.

Quali sono le conseguenze per il lavoratore che abusa dei permessi della Legge 104?

Le conseguenze per chi abusa dei permessi della Legge 104 sono severe. Se un dipendente viene scoperto a utilizzare i permessi in modo fraudolento, può incorrere in una sospensione dal lavoro oppure in un licenziamento per giusta causa, fino ad arrivare, in alcuni casi, ad una denuncia penale.

Purtroppo, per mia esperienza personale, la stragrande maggioranza delle volte in cui mi è stato dato mandato per verificare la corretta fruizione dei permessi, l’esito è stato negativo, un segnale che dovrebbe aiutarci a riflettere e che ci permette di dire che serve fare cultura del rispetto, anche in azienda, nei confronti dei colleghi, del datore di lavoro e di tutta la collettività che contribuisce tramite le tasse al pagamento di questi permessi.

(Contenuto realizzato in collaborazione con Centro Servizi Investigativi)

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