Il sito Indeed.com è stato il portale più visitato, Jobbydoo.it quello con il maggiore incremento.
La pandemia da coronavirus ha profondamente cambiato il mondo del lavoro e di conseguenza anche il “modo di cercarlo” online. Secondo i dati INPS in un anno sono stati persi 662 mila posti di lavoro e sono state erogate oltre quattro miliardi di ore di cassa integrazione, una situazione che ha spinto moltissime persone a cercare in rete una soluzione. Per individuare quali siano i nuovi trend Semrush, piattaforma di Saas per la gestione della visibilità online, ha analizzato le ricerche online a tema lavoro fatte in Italia. Abbiamo intervistato Daryana Solntseva, PR manager di Semrush per approfondire i risultati dell’analisi.
Secondo la vostra analisi, quali sono state le ricerche più frequenti degli italiani? E quali hanno registrato un maggiore incremento?
Secondo la nostra analisi, tra le ricerche sull’argomento “lavoro”, 56 mila persone hanno cercato su Google “lavoro da casa”, +29% rispetto al 2019. Molti hanno cercato lavoro e in molti sono alla ricerca di lavoro in città e province specifiche: tra le ricerche più frequenti ci sono la Sardegna, Roma, Milano, Torino e Palermo.
La ricerca che ha registrato il maggior incremento è stata “bonus per disoccupati” (+2.198% rispetto al 2019), digitata sui motori di ricerca con una media di 3.500 volte al mese. Un altro termine popolare è stato “consulenti del lavoro” – quasi 40 mila ricerche al mese: 85% in più rispetto allo scorso anno.
Vediamo poi 14 mila digitazioni mensili per l’item “lavoro agile”, che negli ultimi 12 mesi ha avuto un incremento dell’812%, raggiungendo l’apice a marzo 2020 con 74 mila ricerche.
Dalla vostra analisi è emerso un trend interessante su come sia aumentato il desiderio degli utenti di andare a lavorare per alcune aziende in particolare. Quali sono stati in questo senso i principali risultati?
Sì, abbiamo scoperto ad esempio che la richiesta “lavorare con Amazon” ha registrato l’incremento più alto (+236%), con più di 11.300 ricerche ogni mese, seguito da “Bartolini lavora con noi” e “MD lavora con noi”, con un aumento del 70%, e circa 20 mila digitazioni durante gli ultimi mesi. Cresce ancora la richiesta “Coop lavora con noi” – segna un +56%, con quasi 22 mila digitazioni nei primi mesi del 2021.
La vostra ricerca si è anche concentrata sui siti per la ricerca di lavoro. Quali sono stati i più gettonati e quali hanno avuto la crescita maggiore?
Per quanto riguarda i siti per la ricerca di lavoro, il sito Indeed.com è stato il portale più visitato, quasi 15 milioni di volte ogni mese (+15% sul 2019), seguito da Jooble.org e Jobbydoo.it che, con 3 milioni di visite al mese, ha mostrato la crescita maggiore: +79% rispetto al 2019.
Più in generale, nel periodo COVID quali sono diventate le parole chiave più ricercate online in Italia?
Appare evidente che tra quelli più digitati erano i temi legati all’emergenza da coronavirus. Se nella prima parte dell’anno scorso ciò che suscitava maggior interesse erano i dati dei contagi e i sintomi che indicano un potenziale contagio, ora in cima alle digitazioni c’è la ricerca dell’orario delle varie conferenze stampa del Premier Conte (cercato in media quasi 89 mila volte al mese da gennaio 2020 ad oggi). Altro aspetto che interessa moltissimo gli utenti è la questione degli spostamenti tra le regioni (con una media di 20 mila digitazioni mensili) e tra i comuni (73 mila al mese circa).
Se parliamo di qualcosa non legato a Covid, vediamo la crescita delle ricerche online relative alle serie Tv e all’intrattenimento in generale. Già nei mesi di marzo e aprile Semrush aveva rilevato un boom di visite alle piattaforme di streaming (fino a +144%). A distanza di mesi, gli utenti continuano ad essere appassionati di streaming e, con ogni probabilità, gli accessi continueranno a crescere di circa il 10% ogni mese anche nel primo trimestre 2021.