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Risorse umane e AI: inizia una nuova “HR age”

Il 90% dei CHRO americani ed europei prevedono in futuro cambiamenti significativi nel settore delle risorse umane, basati su tecnologia e Intelligenza Artificiale

Il futuro delle risorse umane sembra andare sempre di più nella direzione dell’Intelligenza Artificiale, in particolare in ottica di selezione e gestione del personale. Molte aziende hanno iniziato ad abbandonare i “tradizionali” modelli di recruiting, basati sui colloqui face to face, delegando questo compito, almeno in parte, alla tecnologia. Gli assistenti virtuali sono in grado di effettuare dei veri e propri colloqui preliminari, monitorare ed interpretare le risposte dei candidati, valutando il tono di voce e le espressioni facciali. Si parla di una nuova “HR age”, più innovativa, snella, veloce. Basata sull’utilizzo dell’AI e con l’obiettivo di ottimizzare i processi interni, liberare tempo e risorse da orientare verso core business aziendale.

Stando a una ricerca di McKinsey, che ha raccolto le opinioni di un panel di CHRO statunitensi ed europei, il 90% di loro ha affermato che ci saranno notevoli cambiamenti per il settore HR nei prossimi due tre anni. I mutamenti saranno influenzati per lo più dalle tecnologie di ultima generazione, tra le quali l’Intelligenza Artificiale. Sulla sia di questi risultati, il portale HR Executive ha evidenziato che il 60% delle aziende americane sta utilizzando l’AI per gestire le risorse umane. Secondo stime, questa percentuale è destinata ad aumentare fino ad arrivare a quota 82% entro i prossimi quattro anni.

Un’altra ricerca di HR Forecast, focalizzata sui principali trend tecnologici che caratterizzeranno il settore nel 2022, ha evidenziato che il 66% dei leader aziendali e degli analisti di tutto il mondo sono convinti che l’AI “aiuterà i responsabili delle risorse umane a ridurre i loro carichi di lavoro, migliorando la produttività giornaliera”. Infine, il portale economico GlobeNewswire ha fatto sapere che il mercato globale dell’Intelligenza Artificiale, applicata al mondo HR, sfiorerà i 4 miliardi di dollari entro la fine del 2022. Nel 2027 il suo valore ammonterà a più di 17 miliardi, con un incremento annuo del 35%.

“Il mondo delle risorse umane è sicuramente uno degli ambiti più liquidi e in costante mutamento grazie all’introduzione dell’Intelligenza Artificiale e ad una serie di tecnologie di ultima generazione” afferma Ernesto Di Iorio, CEO di QuestIT. “Oltre alla realizzazione di una piattaforma ad hoc per i nostri partner in ottica recruiting, basata sull’utilizzo di uno speciale algoritmo di ranking utile a selezionare il migliore tra un ampio numero di candidati, stiamo lavorando a qualcosa di ancora più innovativo. In questo caso specifico saranno protagonisti i nostri assistenti virtuali di ultima generazione che, grazie proprio all’utilizzo dell’IA, saranno in grado di effettuare dei veri e propri colloqui preliminari, monitorando ed interpretando al meglio le risposte, il tono of voice e le espressioni facciali dei candidati”.

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