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Rispetto, libertà e ambiente: ecco cosa vogliono i lavoratori

Da uno studio di Lifeed è emerso che i lavoratori vorrebbero dal proprio luogo di lavoro più libertà, rispetto e “contatto con la natura”

Nella lista dei desideri di migliaia di lavoratori e lavoratrici ci sono le parole rispetto, libertà e ambiente. Tre concetti che riassumono alla perfezione lo studio dell’Osservatorio Vita-Lavoro di Lifeed condotto su un campione di circa 5.000 partecipanti. I termini serenità, benessere e libertà sono stati espressi dal 45% degli intervistati in merito alla domanda, cosa vorresti dal prossimo posto di lavoro? A seguire, le parole sicurezza e protezione, espresse dal 15% dei partecipanti, in prevalenza donne.

Entrando nello specifico della ricerca, Lifeed ha rilevato che il 34% dei lavoratori vorrebbe lavorare all’aperto, a contatto con la natura. Il 23%, infatti, ritiene che valori come sostenibilità e rispetto per l’ambiente siano di fondamentale importanza, in particolare per gli under 35. Il 17%, soprattutto donne, desidera un ambiente di lavoro luminoso, colorato, fantasioso, creativo e multisensoriale. Il 16% auspica, invece, un ambiente più ampio e spazioso.

Tuttavia, il significato di ambiente ha molte connotazioni, che travalicano lo spazio fisico. Per il 15% degli intervistati, il nuovo posto di lavoro dovrebbe essere dinamico, flessibile e tecnologico. Il 14%, invece, desidera un ambiente stimolante, ricco di occasioni di relazione, scambio e condivisione. Questo aspetto è particolarmente sentito dagli uomini di età compresa tra i 35 e i 50 anni. Dalla ricerca, inoltre, emerge che il 29% vuole più libertà di esprimere sé stesso e la propria creatività (soprattutto le donne). Il 14% desidera indipendenza, intesa come tranquillità e disponibilità di spazi personali, mentre il 16% chiede sicurezza, organizzazione e ordine. Infine, ma non da ultimo, il 31% degli intervistati (in particolare gli under 35) vorrebbe più rispetto, nell’accezione di gentilezza, inclusione e collaborazione.

“Non bisogna aver paura di ascoltare le persone nei momenti di cambiamento” ha sottolineato Riccarda Zezza, Ceo di Lifeed “se hanno la possibilità di esprimere appieno ciò che sentono nel contesto più ampio della propria vita, e di collegarlo ai desideri lavorativi, emerge che hanno aspirazioni che vanno ben oltre l’orario del cartellino e il valore del ticket restaurant. Le persone hanno in mente luoghi di lavoro che esprimano rispetto, libertà e amore per la natura. Hanno in mente un modo nuovo di lavorare”.

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