L’ospedale pediatrico Meyer di Firenze ha lanciato il primo Master che insegna a infermieri e medici ad essere gentili con i propri pazienti
L’ospedale pediatrico Meyer e l’Università degli Studi di Firenze – Dipartimento Neurofarba hanno lanciato il Master di Primo Livello “La Gentilezza nella relazione di cura in età pediatrica”. L’iniziativa, presentata nel corso del Festival dell’Italia Gentile, è la prima in assoluto di questo genere nel nostro Paese. L’obiettivo del percorso di studi è quello di insegnare a medici, infermieri ed altri laureati nelle professioni sanitarie ad essere gentili con i propri pazienti.
“Al Meyer crediamo fortemente nella gentilezza come cifra dell’agire dei nostri operatori” ha spiegato Alberto Zanobini, direttore generale dell’ospedale e tra gli ideatori del Master. “L’attenzione all’aspetto relazionale è e deve essere parte integrante del piano di cura. Le specificità dell’area pediatrica, dove ad essere presa in carico è la famiglia intera, richiedono acquisizioni e modalità dedicate. Per questo siamo felici di lanciare questo Master, convinti che le competenze di gentilezza abbiano un valore trasformativo e un impatto protettivo e salutogenico”.
Oltre al Meyer e all’Università di Firenze, nella realizzazione del progetto hanno partecipato alcuni specialisti che operano in quest’ambito; come Daniel Lumera, fondatore del metodo My Life Design e promotore del movimento Italia Gentile, e padre Guidalberto Bormolini, presidente dell’associazione TuttoèVita Onlus. Il Master inizierà a febbraio del 2022 al Meyer Health Campus e durerà un anno. Le materie trattate durante il percorso di studi riguarderanno le neuroscienze e le emozioni, l’umanizzazione delle cure e la spiritualità laica della cura. Il corpo docenti comprende professori dell’area biomedica, psicologica e della comunicazione dell’Università di Firenze, professionisti del Meyer e di altre realtà attive nel campo della gentilezza e della cura del paziente, coordinati dal professore Gabriele Simonini.
“Il Master, che rappresenta un ulteriore frutto della collaborazione fra l’Ateneo e il Meyer, si inserisce nella crescente attenzione che l’Università di Firenze rivolge alle medical humanities” ha commentato Andrea Arnone, prorettore vicario dell’Università di Firenze. “L’attenzione alla relazione assicura una migliore capacità di gestione del problema sanitario, favorisce la fiducia nella figura professionale e comporta maggiore possibilità di successo”.