L’indennità Naspi è compatibile in alcune occasioni con lo svolgimento di attività lavorative, tra cui quella occasionale e a tempo determinato fino a un massimo di sei mesi e 8.174 euro.
La Naspi è un sussidio erogato dall’Inps a quei lavoratori che hanno perso involontariamente il loro posto di lavoro.
Normalmente si tratta di una misura incompatibile con il lavoro; infatti, è punibile come illecito se si riceve l’indennità e allo stesso tempo il lavoratore lavora in nero.
È un’indennità solo temporanea che decade quando il beneficiario trova una nuova occupazione.
In quali casi è possibile percepire l’indennità se si lavora
Ci sono dei casi in cui un soggetto può godere della Naspi anche lavorando. Il lavoratore deve ottenere un lavoro a tempo determinato non superiore ai sei mesi e con un guadagno al di sotto della no tax area, pari a 8.174 euro annuali. Può riguardare lavoratori subordinati e liberi professionisti che possono ricevere oltre all’indennità anche:
- borse di studio o compensi per tirocini o stage
- redditi provenienti da attività sportive praticate a livello dilettantistico
- redditi provenienti da attività con iscrizione a casse specifiche
- redditi derivanti dall’attività come consigliere di amministrazione o membro dei collegi sindacali.
In questi casi il lavoratore può richiedere il “cumulo”; l’indennità che percepirà verrà ridotta di una misura pari all’80% del reddito presunto del nuovo lavoro. Se invece non viene scelto il “cumulo”, la Naspi sarà sospesa per tutta la durata del nuovo contratto.
Naspi e lavoro occasionale
Si parla di lavoro occasionale ogni qualvolta un soggetto svolga un’attività di tipo saltuario, con redditi al di sotto di un certo limite. È possibile percepire la Naspi nel caso in cui il reddito da lavoro occasionale non superi i 5.000 euro annui. All’INPS andrà comunicata la data di inizio dell’attività, la sua durata e il relativo compenso previsto.
Naspi e part-time
Se il lavoratore è titolare di più contratti di lavoro part-time, può richiedere l’indennità di disoccupazione alla cessazione di uno di questi. La Naspi verrà concessa se il contratto di lavoro che rimane in essere darà luogo ad un reddito non superiore a 8.145 euro annui.